I carabinieri a scuola per lezioni di legalità e contrasto al bullismo e cyberbullismo.

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polizia 

Nelle mattinate di lunedì e martedì del 28 e 29 novembre 2022 presso l’aula magna dell’istituto“Milani” gli studenti e i docenti delle classi quinte e delle classi della Sec 1°hanno incontrato i Carabinieri di Fondiper fare conoscenza dell’opera di questa ARMA BENEMERITA e per parlare del fenomeno del bullismo, anche nella sua evoluzione del cyberbullismo, le prevaricazioni di gruppo, l’importanza del sostegno e dell’aiuto ai compagni in difficoltà, nonché i pericoli derivanti dall’uso di internet e social network, soprattutto riguardo all’inserimento in rete di dati personali, foto e filmati privati, materiale di interesse per chi vuole adescare i minori.

Gli studenti sono stati sensibilizzati e messi in guardia dall’assumere comportamenti sbagliati e delle conseguenze a cui, in tal caso, andrebbero incontro,evidenziando sia gli aspetti di legge che riguardano gli autori di azioni spesso sottovalutate dai giovanissimi, sia i danni che sovente questi atteggiamenti prevaricatori causano nelle vittime sotto il profilo psicologico.

Diversi i casi concreti citati nel corso dell’incontro, che hanno stimolato un costruttivo dibattito tra Carabinieri e gli alunni su questi argomenti complessi, ma che purtroppo conoscono già molto bene. Èstato messo in luce che, quando si è di fronte a persone che hanno comportamenti scorretti, occorre rivolgersi agli adulti, quindi agli insegnanti, ai genitori e nei casi più gravi appunto ai carabinieri. Il lavoro sinergico fra istituzioni è molto importante per contrastare certi episodi, compresa la microcriminalità che fra i ragazzini sta avendo una grande escalation nell’odierna società.

Altro fenomeno emerso è l’utilizzo scorretto dei telefonini per chattare con account di identità non reali.Questoanonimato è un'arma a doppio taglio. I predatori online sono in genere persone più grandi che utilizzano le chat per adescare giovani vittime. Tali comportamenti possono sfociare in messaggi inappropriati, chat via webcam o perfino incontri dal vivo con possibile sfruttamento sessuale.

Di qui l’appello dei carabinieri a promuovere ulteriori incontri anche con i genitori affinchè siano vigili e attenti a monitorare in ogni momento i loro figli sull’utilizzo dei dispositivi mobili, i tablet o altri dispositivi Android da remoto e in sicurezza. Non tutti sanno che sui dispositivi si può scaricarel’appFamilytime che permette ai genitori di sapere dove sono i propri figli e gestire come utilizzano i propri dispositivi. Sono state giornate significative con l’obiettivo di formare i ragazzi di oggi in adulti cittadini, consapevoli e in possesso di senso civico.

Ringraziamo il Capitano Emilio Mauriello, il Luogotenente Simonelli Gianluigi, il vice brigadiere Maisto Angelo, l’Appuntato Bortone Gaetano e il Carabiniere Richichi Giorgia.