Il bullismo si vince a scuola
Il bullismo si vince a scuola…
Nell'ambito del più ampio progetto di Educazione alla Legalità, il giorno 19 maggio 2021, l'I.C. Don Milani di Fondi ha incontrato la dottoressa Monica Sansoni, criminologa e responsabile regionale dello Sportello Istituzionale Ascolto Minori, e il dottor Salvatore Madera, sovraintendente della Polizia Postale di Latina.
L'incontro è stato promosso per sensibilizzare alunni, famiglie e l'intera comunità alla prevenzione e al contrasto del bullismo e cyberbullismo iscrivendosi nelle tante attività, costanti e concrete, che l'Istituto promuove per la formazione di cittadini attivi e partecipativi in un “villaggio globale” fortemente digitalizzato e interconnesso.
La rete ha sempre più invaso la nostra vita con un processo irreversibile, che, grazie al progresso tecnologico, garantisce a tutti indubbi benefici e vantaggi. È però necessario anche considerare possibili rischi derivanti da un uso poco corretto o inconsapevole degli strumenti di cui disponiamo. Pericoli che sono spesso difficili da percepire ed identificare in quanto invisibili o celati.
Non bisogna infatti sottovalutare il mondo affascinante di internet, cioè una realtà parallela che attrae irresistibilmente, incanta e seduce e proprio per questo, insidiosa e ingannevole.
Sempre più difficile riconoscere le insidie e le trappole sia per i giovani, nativi digitali e grandi navigatori, sia per gli adulti, immigrati digitali. Molti rischiano di restare impigliati in situazioni di cui ignoravano la complessità, la pericolosità e i possibili effetti sanzionabili a livello civile e penale.
L’IC Milani ha voluto fortemente condividere questo momento formativo e informativo, perché convinto che la conoscenza è il primo momento di contrasto al fenomeno sempre più crescente del bullismo e del cyberbullismo. L’emergenza epidemiologica ha amplificato e reso più pervasivo questo problema sociale di triste attualità. C'è un forte bisogno di promuovere la consapevolezza delle implicazioni emotive e psicologiche di vittime, bulli e gregari, di dare ai giovani gli strumenti per prevenire, affrontare e gestire situazioni critiche che alterano la loro quotidianità e mettono a rischio le loro stesse identità. Dopo la presentazione dell'evento e l'introduzione degli ospiti da parte della moderatrice prof.ssa Guglielmo, la Preside prof.ssa Nicolina Bova ha salutato i partecipanti confermando il grande entusiasmo per l'evento che si inscrive nelle tante attività promosse dall'istituto nel perseguire quotidianamente la sua Mission.
A seguire il dottor Madera, sovraintendente della Polizia Postale, è intervenuto con un breve excursus sulla storia recente della rete e sul suo dinamico sviluppo che ha promosso la necessità della Polizia Statale di specializzarsi nella tutela del cittadino anche dai crimini perpetrati per mezzo della rete.
Il dottor Madera si è poi soffermato su quelli che sono i reati ma che spesso non vengono percepiti come tali, come ad esempio: scaricare un gioco o una canzone coperti da copyright; pubblicare la foto di un amico che non è d'accordo sulla divulgazione della sua immagine; creare dei profili fake. Si tratta infatti di veri e propri reati contro la persona e il patrimonio, di furti, di appropriazione illecita di identità digitale e personale, di truffe (phishing), di denigrazione, di diffamazione e di persecuzione.
Tutti questi reati sono soggetti a sanzione così come possono esserlo anche i “like” che perpetuano l'illegalità di determinate azioni o “post”.
Tra i reati più gravi troviamo il cyberbullismo in quanto esso consiste in un insieme di azioni minacciose e violenze reiterate (fisiche, verbali o psicologiche) verso una persona o un gruppo, che causa uno stato d'ansia e di paura e che comporta una modifica delle abitudini di vita della vittima (o delle vittime).
La gravità del reato di cyberbullismo è testimoniata dal fatto che le sanzioni sono generalmente triplicate in caso di reato commesso per via informatica. Le azioni, infatti, una volta effettuate in rete, non sono più completamente cancellabili e se ne perde il controllo: "la rete non dimentica!”.
La dott.ssa Sansoni nel suo intervento magistrale ha spiegato che l’utilizzo delle nuove tecnologie ha creato nuove aspetti lesivi del fenomeno legandolo al neologismo “on-live” piuttosto che on-line, per dare l’idea del superamento dei limiti e dei vincoli temporali. Incisivi e chiari gli esempi proposti: il doxing, o doxxing, la pratica di cercare e diffondere pubblicamente online informazioni personali e private o altri dati sensibili riguardanti una persona, di solito con intento malevolo; lo stalking, o anche cyber-talking, insieme di comportamenti persecutori ripetuti e intrusivi, come minacce, pedinamenti, molestie, telefonate o attenzioni indesiderate, tenuti da una persona nei confronti della propria vittima; il cyber-versing, la pubblicazione e divulgazione di materiale relativo azioni reali o virtuali alle quali i gregari o i testimoni assistono, di fatto affiancando e sostenendo il bullo o cyber-bullo. Di qui la raccomandazione dell’uso consapevole, prudente ed intelligente degli strumenti tecnologici e della rete.
La dott.ssa ha concluso con una riflessione: la società odierna deve promuovere lo sviluppo della capacità di ascoltare il prossimo con empatia e senza giudizio e in caso di minacce e violenze è importante denunciare per riconquistare la libertà e spezzare la catena del cyber bullismo.
Grande è stata la partecipazione per tutta la durata dell’evento degli alunni, che hanno posto tante domande per le curiosità emerse. Per la brevità del tempo si è ottenuto la promessa di un evento da realizzarsi in presenza per l’inizio del prossimo anno scolastico.